
03/03/2017
Convegno di Studi: "Centralizzazione, decentramento e federalismo tra guerra civile europea, resistenza e ricostruzione democratica (1939-1948)”, Alessandria, 23-24 Marzo 2017
Nel complesso decennio compreso fra il 1939 e il 1948 – scandito dal susseguirsi di guerra, resistenza e ricostruzione democratica – viene criticato da più parti l’assetto centralistico tipico dello Stato moderno. Nuove sensibilità federative e autonomistiche mettono a fuoco il centralismo statale sovrano tra le cause che hanno portato, nel primo dopoguerra, alla nascita dei totalitarismi. E nel contempo indicano la strada del decentramento in ambito statale e della creazione di una nuova forma di centralità politica europea come antidoto a una nuova guerra civile continentale. Lo Stato nazionale moderno, espressione di una concezione monolitica e centralistica del potere, è dunque percepito come modello da depotenziare in termini dottrinari e istituzionali, favorendo la nascita di libere aggregazioni federative sovranazionali e valorizzando principi ed elementi di autogoverno e autogestione a livello regionale o locale.
Il confronto tra decentratori e accentratori si fa aspro ed esteso proprio in coincidenza con l’epopea resistenziale e il secondo dopoguerra, intrecciandosi con problematiche politiche, giuridiche, economiche, sociali e filosofico-culturali. Il convegno intende ripercorrere tale discussione, evidenziando il contributo offerto da note personalità dell’Italia del tempo – alcune delle quali di origine alessandrina e piemontese – accanto a studiosi e intellettuali europei, da cui traggono origine proposte e suggestioni che conservano un elevato significato politico-culturale a 60 anni di distanza dai Trattati di Roma e in vista del 70° anniversario della Costituzione repubblicana.
Documenti e risorse